mercoledì 20 giugno 2012

Zeppe: per essere sempre all'altezza!

Ciao a tutti!
Ultimamente ho fatto un giro per negozi  (ahimè, niente shopping purtroppo), però ho notato con piacere che le zeppe saranno ancora una volta le protagoniste della nostra estate. Devo dire che solo ultimamente ho iniziato a prenderle in considerazione, così, ho cercato qualche informazione in più.
A quanto pare, la scarpa con suola rialzata nacque per motivi igienici. Le più antiche risalgono all'Egitto e venivano usate nelle macellerie per impedire che i piedi venissero a contatto con sangue e sporco. Vennero poi utilizzate nei teatri greci per far sì che gli attori avessero più visibilità sulla scena e successivamente divennero un accessorio molto amato tra le donne romane che ne portavano modelli molto alti, anche se spesso arrecavano mal di schiena e distorsioni alle caviglie.
Per svariato tempo spariscono di scena per poi ricomparire in pieno Rinascimento con lo scopo di proteggere i piedi delle dame veneziane dall'acqua. Parallelamente nel Giappone nasce la figura della geisha, che si muoveva su alte calzature (infradito) in legno laccato. 
Ancora una volta questa moda andò scomparendo per poi ritornare nel 1938 quando Salvatore Ferragamo ne brevettò un paio utilizzando materiali allora insoliti, come il sughero, fasce di pelle policrome e specchi a mosaico. 
Da allora appaiono e scompaiono dalla scena a seconda delle tendenze di stagione.
C'è chi le adora e chi, come Manolo Blahnik, pensa che abbruttiscano anche il piede più bello!
Voi che ne pensate? Io le trovo un'ottima alternativa ai tacchi spesso dolorosi!
Ad ogni modo, ecco alcuni dei modelli low cost che mi sono piaciuti di più!
A presto!        
        







                                                                     


giovedì 14 giugno 2012

Tutti in jeans!

Dopo aver fatto una bella chiacchierata con la mia nuova amica (nonchè fashion blogger) Giulia, ho deciso di perseverare nel mio obiettivo: dar vita ad un blog di moda letterario.
Oggi vi parlerò di un'eccezionale capo d'abbigliamento che ha davvero vissuto su sé stesso i cambiamenti storici e sociali: il jeans!
Nella metà dell'Ottocento Levi Strauss aveva incominciato a produrre robusti pantaloni da lavoro con un particolare tessuto chiamato denim. Il nome viene dalla città in cui nacque, ovvero: Serge de Nimes, in  Francia. All'inizio erano stati utilizzati solo dai cercatori d'oro americani, ma con la seconda guerra mondiale i jeans erano diventati un indumento da lavoro indispensabile.
In un periodo in cui non c'erano mai state così tante mode fra cui scegliere, i jeans divennero un'uniforme, ce n'erano molti  tipi e si adattavano benissimo a qualsiasi stile.
Per alcuni era solo una moda mentre per altri erano un indumento senza tempo, ognuno li modificava a suo piacimento: gli hippy li ricamavano e rattoppavano, i rockers li ricoprivano di paillette, i punk li stracciavano e li bucavano. questa moda divenne così famosa che nel 1973 la Levi's organizzò una gara per i migliori jeans decorati.
Ma con il denim non si confezionavano solo pantaloni ma anche giacchine corte, costumi da bagno, scarpe, cappelli, borse, gilè e addirittura lunghi soprabiti. Ben presto le donne e gli uomini iniziarono ad usarlo come capo informale abbinandolo a camicie, maglioni e mocassini, dando così vita ad uno stile unisex.
Con il continuo crescere di questa moda, le grandi griffe decisero di crearne dei propri, il primo fu Calvin Klein che solo nella prima settimana ne vendette 200.000 mila paia. Lo seguirono Pierre Cardin ed Elio Fiorucci.
Insomma, c'è un jeans per ogni stile, chi non ne ha almeno uno nell'armadio?




giovedì 7 giugno 2012

My opinion about fashion



Il titolo del post parla chiaro, sto per parlarvi della mia opinione sull'argomento moda, spero non stiate già pensando: "Echissenefrega"! In ogni caso, bando alle ciance!
Per molti è un bel sogno da seguire ogni mese sulle riviste, con le anticipazioni delle sfilate su cosa indosseremo la prossima stagione. Per altri è qualcosa di futile, uno spreco inutile di soldi, un mondo basato sull' apparenza e sull’esteriorità in cui si investe e spende sempre troppo.
Ma per me la moda non è soltanto qualcosa da indossare. L’abito è espressione dell’evoluzione del costume, del contesto sociale, della cultura e degli stili di vita. Ha a che fare con le idee e col mondo in cui viviamo. E' soprattutto un mezzo per esprimere la propria personalità, quindi sì, è basata sull'aspetto esteriore ma può essere il tramite per comunicare qualcosa che non è immediatamente visibile.
Comunque, rispetto ai decenni passati, oggi è diffusa una maggiore consapevolezza e autonomia rispetto a quanto viene proposto sulle passerelle. Sempre più tendiamo a costruirci uno stile nostro, più o meno omologato o differenziato rispetto a quello degli altri.
In fondo anche noi siamo i creativi, col nostro estro ed il nostro intuito siamo attenti alle proposte della moda ma abbiniamo prodotti e marchi diversi secondo il nostro gusto personale. Non si tratta quindi di “seguire la moda”, ma di non subirla in modo passivo senza per questo rinunciare a ciò che offre, da questo deriva il titolo del blog "Non più vittima della moda"! Insomma, questo è un mondo da scoprire e comprendere nelle sue molteplici sfumature!


domenica 3 giugno 2012

About me!

Ciao a tutti! Sono Emanuela, ho ventun anni e studio moda all'Accademia della moda della mia città, Napoli.
Ho sempre sognato di diventare stilista, ma vi dirò... ultimamente mi sto appassionando tantissimo al giornalismo di moda, per questo, ho deciso di chiudere il mio vecchio blog e di crearne uno tutto nuovo, che rispecchi questa mia nuova passione.
Ovviamente non amo solo la moda... adoro la musica, i libri, l'arte in generale, disegnare, viaggiare e ridere.
Sono una ragazza semplice, la mattina non passo ore davanti al mio guardaroba per decidere cosa indossare, non amo seguire con ossessione la moda, ma mi piace interpretarla a modo mio.
Cercherò di dar vita ad un blog diverso dagli altri (impresa non facile), vorrei un rapporto diverso con voi, con scambi di idee e di opinioni sincere, insomma, mi piacerebbe creare un vero e proprio dialogo!
Per conoscermi meglio, seguitemi in questa nuova avventura!